Scrittori Uniti Italia

“Secondo Cerchio” di Roberto Saladino

di Antonella Di Moia

Buongiorno! Oggi per l’iniziativa “Scrittori Uniti Italia” vi propongo il libro di Roberto! Buona lettura!

Il libro

Sabine e Samantha sono fidanzate da due anni; hanno una vita scandita dal lavoro e da cene in compagnia dei loro amici, Adriana e Mario, coppia esemplare, e Patrick, allegro dongiovanni. Tutto all’apparenza sembra perfetto. Ma quando Patrick le accompagna per la prima volta in un club privé, le due ragazze scoprono un mondo nuovo, arrivando a chiedersi quali siano i loro
più intimi desideri. È in questo luogo di piaceri che si nasconde il pericolo. Un serial killer prende di mira le due ragazze, lasciando dietro di sé una scia di sangue. Nella ricerca del loro aguzzino, Sabine e Samantha affronteranno misteri del passato e omicidi irrisolti, trovandosi pian piano al centro dell’orrore.

L’autore

Roberto Saladino è nato a Bolzano nel 1981. Diplomato all’Istituto Tecnico Industriale con specializzazione in elettronica e telecomunicazioni. Dal 2003 lavora come addetto all’automazione e manutenzione delle apparecchiature d’esazione per l’autostrada del Brennero. Nel 2015 scrive e autopubblica il primo romanzo “L’altra parte di me”, che racconta la storia di Sabrina: neoquarantenne, mamma, moglie e lavoratrice alle prese con la vita di tutti i giorni. Attraverso le pagine del suo diario la seguiamo nella routine, fino all’arrivo di Davide, un nuovo collega che metterà a dura prova le convinzioni e il suo modo di vedere la vita. Nel 2018 pubblica “Secondo cerchio” edizioni bookabook, la storia di Sabine e Samantha che per uscire dalla quotidianità del loro rapporto, consigliate da un amico, iniziano a frequentare un locale per scambisti. Proprio tra quelle stanze verranno prese di mira da un serial killer che le coinvolgerà in un vortice di terrore. Nel 2019 partecipa a un corso di scrittura creativa presieduto da Matthias Graziani, noto scrittore bolzanino. Ha già ultimato altri tre libri: “Semplicemente uomo”, “Secondo tu” e “21IO”.Sta lavorando a due nuove progetti: una storia di sentimenti e di un matrimonio che giunge al termine nonostante l’amore che ancora lega i due protagonisti e un thriller politico sull’omicidio Kennedy.  

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Secondo Cerchio

L’estratto

Vagava all’interno del negozio in attesa, sperando che nessun cliente cercasse il suo aiuto. Non avrebbe potuto consigliare nessuno. La notizia l’aveva tramortita. Le colleghe capirono che qualcosa non andava, ma ogni richiesta di spiegazioni veniva respinta. Sabine passò il tempo a togliere i capi dagli scaffali, ripiegarli e riporli al loro posto. Anche il responsabile del negozio andò da lei, con toni non proprio amichevoli, e le intimò di tornare a casa, visto il suo stato di salute. Raccolse l’invito. Avrebbe aspettato Samantha all’aria aperta, sotto i portici, fuori dal negozio. Prima di uscire, per non dare nell’occhio, sistemò alcuni vestiti sulle grucce. Uno dei capi le sembrò particolarmente pesante. Lo trovò molto strano, essendo un vestito di raso. Sentì che il peso tendeva a piegare il vestito sul lato destro e infilò la mano nella tasca. Trovò un fodero per occhiali. Era freddo e scendeva qualche goccia d’acqua. La cosa la meravigliò in quanto era una giornata di sole e non c’era modo che si potesse bagnare. Pensò che qualche cliente volesse testare la capienza delle tasche mentre provava il vestito, ma era altresì conscia che fosse una sciocchezza. Eppure doveva essere successo da poco, visto che l’abito era sì bagnato, ma non grondante. E poi non avevano aperto da molto e non erano entrati troppi clienti. Girò il fodero con la parte frontale in alto e notò che era stato attaccato con dello scotch un piccolo foglietto scritto al computer.

Sabine.

A causa dello sgomento che s’impossessò dei suoi pensieri, lasciò inavvertitamente cadere il fodero.

A contatto col terreno si aprì.

Cubetti di ghiaccio rotolarono in giro per il negozio. Il rumore fece in modo che tutti all’interno dell’esercizio si voltassero verso Sabine. L’espressione dipinta sul suo volto fece accorrere sbigottiti dipendenti e clienti. Era impietrita e il suo sguardo era perso, fisso in un punto in basso.

Non sbatteva neanche le palpebre. Non respirava.

Un urlo agghiacciante dilaniò l’aria e, aiutato dall’eco, si propagò lungo tutti i portici. Nell’udire tale strillo una pattuglia di polizia intenta al controllo della zona accorse in negozio. Vide alcuni uomini disgustati e le colleghe di Sabine sedute in un angolo in preda al terrore.

Sabine era ancora lì.

Ferma.

In piedi.

Guardava un punto sul pavimento.

Tra i suoi piedi giaceva ciò che era stato indirizzato personalmente a lei.

Un pene reciso.

BookBlogger da anni, ho iniziato studiando scrittura da autodidatta. A 19 anni ho fatto il mio primo corso di scrittura creativa con Giulio Mozzi, grazie alla rivista "Inchiostro". Da quel momento in poi ho scritto per passione e ho iniziato a collaborare con l'iniziativa "Lettura Incrociata" di Piera Rossotti, nel sito "Il rifugio degli esordienti" della Danae Edizioni. Quattro anni fa ho ripreso a studiare scrittura sul serio, ed eccomi qui!